Nel 2013 i fratelli compiono la seconda coraggiosa scelta, quella di convertire la coltivazione delle vigne in agricoltura biologica. Spinti da un’etica di rispetto e con solide motivazioni agronomiche, ma soprattutto dalla profonda convinzione per cui produrre biologico oggi significhi viticoltura del domani.
Questa conversione consiste in un passaggio graduale di tre anni in cui la vigna si riassesta.
La viticoltura biologica è orientata alla consapevolezza della gestione agronomica tramite l’attento monitoraggio dei ritmi della pianta. Ottenere la certificazione biologica è un percorso che inizia con la volontà di rispettare quanto la terra ci dona, ma soprattutto dal voler produrre vini di qualità e con una forte espressione territoriale. 2016 è l’anno in cui escono la prime bottiglie di vino biologico di Cantina Loda.
Per Umberto ed Egidio, essere biologici non vuol dire aver cambiato ingredienti di produzione ma aver cambiato la ricetta stessa.
Questa ricetta prevede controlli frequenti da parte di enti competenti e certificatori con mirati trattamenti in vigna e solo quando strettamente necessari ed esclusivamente con prodotti biologici. Coltivare biologico significa anche inerbire il suolo con sostanze naturali, riciclando tralci della vigna ottenendo un compost naturale, per poter creare quell’ambiente perfetto, la culla della vite.
I fratelli Loda ascoltano la terra, la natura, la vigna, e grazie alle tecniche della coltivazione biologica ottengono la massima protezione delle piante con il minimo impatto sull’ambiente, ma soprattutto producono vini con un’identità territoriale, sincera e… green!
“Produrre e consumare bio aiuta la vita e l’ambiente” Gino Girolomoni